11 Oct
11Oct


La vita di oggi va di corsa..., come non mai.

Non vi è più tempo per le pause, le riflessioni, 

le osservazioni...

Non vi è più tempo per le lunghe ed attente visite di una volta.

Non vi è più la desiderata clinica, la dimenticata semeiotica...., 

Non vi è più la compassione, la comprensione..., i sentimenti.

Sempre più si tende ad usare il prontuario per la posologia, al posto di uno schietto rapporto con il paziente.

Il paziente invece, è una persona...

va osservato nel modo di parlare, 

di esprimersi, di camminare, di respirare...

Va osservato il volto, il colorito, la postura.

Va ascoltata la sua storia parola per parola, 

perché nel suo racconto vi è nascosta la strategia e la soluzione dei suoi problemi.


Il medico/terapista dunque, è un interprete della vita e dei problemi del paziente. 

Un approccio globale ai problemi, consente di individuare le cause dimenticate, 

nascoste nel tempo e dal tempo.

La strategia..., 

il riequilibrio delle fasce e delle catene, 

la rieducazione degli schemi falsati, 

fanno sì che il recupero sia qualcosa di sempre più certo.

La "qualità della vita"..., fa la differenza...

(D. Raggi)




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